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Il lavoro del futuro? Elena Sacco ci racconta cosa è emerso all’evento Job Future

11201180_1203700366312761_6010311211212588405_nPC Abbiamo chiesto a Elena Sacco, Direttore IED Management e Comunicazione Milano, di raccontarci cosa è emerso durante l’evento Job Future, che si è tenuto giovedì sera alla sede dello Ied.

Elena Sacco: “L’evento Job future aveva l’obiettivo di conoscere i nuovi orizzonti nelle professioni della comunicazione.

Abbiamo avuto una registrazione record di 144 partecipanti su Eventbrite ed in sala circa 100 partecipanti. Senza dubbio il tema era di grande interesse non solo per gli studenti ma diversi opinion leaders e il TG di La7Gold ha intervistato il parterre.

Per noi e’ stato molto interessante leggere i nuovi scenari con i protagonisti di questo mestiere e alcuni learnings sono fondamentali per poter anche adeguare la nostra offerta formativa nella direzione del mondo del lavoro. Una considerazione su tutte: la rinascita dei contenuti con la professione di content manager e copywriter sempre piu’ richiesta. Per fortuna siamo stati in grado di leggere questa tendenza in anticipo e abbiamo gia’ i secondi anni del Triennale che possono scegliere la specializzazione in Content/Copy e l’anno prossimo potranno affrontare il mondo del lavoro! Mentre abbiamo lanciato i corsi part-time di Digital Editor e Content&Copywriting per dar modo a chi già lavora di accrescere le proprie competenze.”

All’evento hanno partecipato Simona Maggini, CEO YOUNG&RUBICAM Italia/VMLSilvia Mauri, HR Director WE ARE SOCIALMaggie Priori, Brand Manager ROBERTO CAVALLIClaudio Burchi, Account Director FUTUREBRAND e Alicia Lubrani, Head of Consumer Communication SAMSUNG

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Job Future oggi allo IED

PC Oggi allo Ied si parlerà del lavoro del futuro e delle caratteristiche che le principali aziende cercano nei loro candidati ideali. Alle 17.00 in Via Sciesa a Milano parleranno Simona Maggini, CEO YOUNG&RUBICAM Italia/VML (e cultore della materia al nostro corso di Brand Lab in Iulm!), Silvia Mauri, HR Director WE ARE SOCIALMaggie Priori, Brand Manager ROBERTO CAVALLIClaudio Burchi, Account Director FUTUREBRAND e Alicia Lubrani, Head of Consumer Communication SAMSUNG coordinati da Elena Sacco, Direttore IED Management e Comunicazione Milano..Invito-Digitale

 

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Alcune indicazioni sulle professioni digitali più richieste

PC Il 18 Giugno lo IED Management e Comunicazione ha organizzato DIGITAL JOBBING, una tavola rotonda per fare un focus sulle professioni più richieste nel mondo digital. Abbiamo chiesto a Matteo Sarzana, General Manager @Zooppa, che ne era il moderatore, quali sono queste professioni.

Matteo Sarzana: “Oltre alle professioni solite come social media manager, community manager e content manager è
interessante lo spunto sull’experience designer. Un professionista in grado di disegnare l’esperienza di marca a prescindere dal media.”
Avremo modo di parlarne da ottobre nel nuovo corso, Creative Lab, di cui sono co-titolare con Marco Lombardi, al quale collaborerà anche Matteo.

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Rivalutare l’artigianato come sbocco lavorativo. Intervista a Francesco Cordani di Samsung

PC Questo blog nasce per dare consigli ai giovani talenti che vogliono lavorare nel marketing e nella comunicazione perché questo è quello che Patrizia e io ci sentiamo di poter offrire: dopo aver accarezzato durante l’adolescenza l’idea di fare le scrittrici o le traduttrici, motivate da un’insaziabile passione per la lettura, ci siamo infatti entrambe innamorate del mondo delle merci e delle logiche sottostanti.

Questo non toglie che a più riprese non si sia affascinate da altri ambiti dove le capacità individuali e l’entusiasmo si combinano con la manualità: mi riferisco ai mestieri artigianali che sono alla base di gran parte delle eccellenze italiane.

Come vi abbiamo anticipato c’è una tendenza in atto – partita negli Stati Uniti (dove li chiamano makers) – a rivalutare l’artigianato che diventa, anche attraverso l’innovazione tecnologica, uno sbocco nuovo e interessante per i giovani e i non più giovani che vogliono o devono reinventarsi un lavoro. A questo proposito abbiamo chiesto a Francesco Cordani, ideatore e responsabile marketing e comunicazione in Samsung di  Maestros Academy di raccontarci questo bellissimo progetto, che nasce con l’obiettivo di “Tramandare i segreti dei grandi maestri, per lanciare i talenti artigiani di domani.”

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CONSIGLI DAL MASTER TRA CULTURA E GENTILEZZA

PB Un paio di settimane fa ho partecipato a una tavola rotonda allo IED con gli studenti che, prossimi alla conclusione del Masterbrand, si sono confrontati sul tema del lavoro (come scegliere, come farsi scegliere).

Oltre ai ragazzi c’erano alcuni professionisti e manager (io tra loro) con il compito di indicare ai giovani diplomandi il metodo per cadere in piedi (o almeno seduti dietro una scrivania) dopo essere stati catapultati fuori dalla scuola.

Il campionario dei manager era vario e divertente. Ma soprattutto sono emersi consigli che voglio condividere con voi.

1) Prima di avere l’ansia di essere scelti, usate il vostro tempo per scegliere e studiare bene l’azienda o l’agenzia per la quale vorreste candidarvi. Quali sono i suoi prodotti? la sua filosofia? chi sono i suoi clienti? le sue campagne? il suo stile?

2) L’azienda che scegliete vi deve assomigliare almeno un po’: c’era tra i relatori Benedetta, brand manager di Red Bull. Dopo il suo intervento (super energetico, volitivo, proattivo, assertivo) ho pensato che la taurina che mettono nella lattina di Red Bull la avessero cavata direttamente dalla sua bile e ho desiderato bere una camomilla.

A fianco c’era Ruggero, ligure, intellettualmente malinconico, sofisticamente indolente. Sicuramente uso al pessimismo della ragione, non lo conosco abbastanza per sapere se indulga all’ottimismo della volontà, ma credo di sì dato che era lì a dispensare qualche buon consiglio ai ragazzi ed è un imprenditore: quelli che vogliono lavorare nella sua agenzia  credo debbano frequentare Tolstoj e sapere che la Lega Lombarda , prima di essere la canotta di Bossi, era un’altra cosa.

3) Spegnete la tv e leggete. Tanto.

4) Sappiate l‘inglese molto bene.

5) Fate un’esperienza all’estero, poi tornate.

6) Non siate presuntuosi . Claudio (pacato e saggio Account Director in agenzia), ha snocciolato una serie di richieste in cui gli è capitato di imbattersi esaminando cv di giovani candidati (dal livello atteso “dal quadro in su”,  alle limitazioni di orario) chè quasi (bah, no, non fino a questo segno) avresti riabilitato la Fornero e i suoi choosy.

7) Fate sempre bene qualsiasi lavoro: le occasioni vengono dalle relazioni e lasciare una buona memoria (anche come barista, studente, stagista) è quasi sempre l’origine di una carriera. Lo è stato per tutti i cinque relatori presenti e, statisticamente, vorrà pur dire qualcosa.

8) Non lamentatevi mai , ma abbiate una opinione.

9) Non presentate al vostro capo problemi ma soluzioni. Quelli di sotto risolvono i problemi di quelli di sopra. Sempre.  A scalare fino al Primo Ministro.

10) Siate disponibili, generosi del vostro tempo, della vostra energia.

11) Seguite le vostre passioni, i vostri gusti.

Lorenzo, altro ligure rubato alla costa per realizzare i suoi sogni nell’entroterra, è stato DJ per caso (con picchi di popolarità sullo struscio bolognese), ma regista per vocazione. I suoi video sono buffi e talentuosi, a volte commoventi.

13) Siate caparbi, ma anche un po’ fatalisti: non fatevi scoraggiare, rialzatevi sempre. Alcuni fallimenti spesso si rivelano produttivi. Saper perdere è una bella arte e ci rende più simpatici.

Ultimo ma non ultimo, siate gentili e amate la bellezza: la vita è troppo breve e troppo bella per sprecarla in compagnia di villani, in luoghi oscuri.

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Ancora pochi giorni per partecipare a We Like Talents di Ied, la borsa di studio che copre il 50% del costo di un master

PC C’è ancora qualche giorno di tempo per fare domanda a  We Like Talents, l’iniziativa  dello Ied che ha l’obiettivo di far emergere e valorizzare la nuova generazione di talenti; incoraggiare creatività, innovazione, cultura; formare professionisti capaci e competitivi.we like talents

Alla sua 6° edizione mette a disposizione 23 Borse di Studio IED destinate a coprire il 50% della retta di frequenza per i Master e Corsi di Formazione Avanzata in partenza da Marzo 2014 a Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, e Cagliari.

Ho recentemente fatto lezione al Master in Brand Management e ho approfittato per chiedere alla vincitrice della borsa di studio dello scorso anno, Diletta Morselli,  in cosa consiste la selezione e cosa l’ha portata a vincerla.

Diletta Morselli: bisogna superare sia un colloquio  individuale motivazionale che un colloquio di gruppo. In quest’ultimo uno degli esercizi consisteva nell’attribuire a un altro partecipante, appena conosciuto, una marca sulla base delle poche indicazioni che questa aveva dato di se stesso e spiegare i motivi della scelta alle tre persone dedicate alla selezione.

La scelta del vincitore della borsa di studio non avviene in base al reddito ma è sul merito.

Trampolinodilancio: Quale pensi sia stata la tua caratteristica vincente?

Diletta Morselli: Sicuramente la motivazione. Ho 28 anni ma fino a questo master non ero mai riuscita a fare quello che volevo. Vengo da una famiglia di imprenditori vecchio stampo che mi hanno indirizzato a studiare Giurisprudenza: piangevo tutti i giorni perché non sentivo nessuna affinità con la materia, ma mi sono ugualmente laureata in corso con 110. Dopo sei mesi di praticantato ho avuto la conferma che non era il mio mondo e mi sono trasferita a Berlino per migliorare la mia conoscenza del tedesco. Avrei voluto già allora frequentare un Master in Ied ma non avrei mai chiesto ai miei genitori i soldi necessari.

Sono dovuta tornata da Berlino perché si è liberato un posto come venditore all’interno dell’azienda di famiglia e mio padre, essendo io disoccupata, mi ha chiesto di fare la mia parte. Per due anni ho fatto questo lavoro, in un settore lontanissimo dalle mie aspirazioni, che non mi arricchiva e che non mi portava a contatto con persone con i miei stessi gusti e aspirazioni.

Dopo due anni ho capito che non potevo rassegnarmi a svegliarmi ogni mattina disperata e ho trovato la forza di dire a miei: adesso voglio far contenta me, non più solo voi. È stato molto doloroso.

Ho potuto fare il Master solo perché ho vinto la borsa di studio e con i risparmi di due anni di lavoro riesco a pagare l’altra metà della retta e mantenermi a Milano”

Ci auguriamo che anche l’edizione di quest’anno riesca a premiare qualcuno così motivato come Diletta a cambiare vita per seguire le proprie aspirazioni. In bocca al lupo a tutti quelli che fanno domanda e a Diletta perché trovi finalmente serenità e successo sulla sua strada.

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L’Istituto Europeo di Design mette a disposizione nelle sue sedi italiane 145 borse di studio

Lo Ied, dove ho il piacere di insegnare, ha come trampolinodilancio la missione di valorizzare il talento creativo delle nuove generazioni. borsa di studioPer selezionare e premiare i migliori, l’Istituto Europeo di Design mette a disposizione nelle sue sedi italiane 145 borse di studio per i Diplomi di Primo Livello e per i corsi Triennali in partenza il prossimo anno accademico.

Per vincere una borsa di studio bisogna partecipare a un concorso tematico che permette ai creativi di domani di confrontarsi con il proprio talento. Le borse di studio sono nelle aree del Design, della Moda, della Comunicazione Visiva e del Management.

Per scoprire come partecipare all’assegnazione delle borse di studio trovate a questo link  i contest delle diverse città italiane in cui Ied opera.

Lo Ied di Milano mette a disposizione 20 borse di studio per i corsi in partenza il prossimo anno accademico, attraverso Diario Creativo, un’iniziativa tramite la quale gli studenti e aspiranti designer che vogliono candidarsi vengono messi alla prova ideando e sviluppando un progetto sul tema “Reinterpreta la tradizione”. IED propone ai candidati di raccontare cosa, nella propria esperienza personale legata alla tradizione italiana, potrebbe essere recuperato valorizzato e reinterpretato con i mezzi che oggi abbiamo a disposizione, partendo dal presupposto che la nostra storia, tradizione e cultura sono un patrimonio immenso da cui attingere.

C’è tempo fino al 15 luglio per caricare il proprio progetto, attraverso il sito  diariocreativo.com.

I progetti vengono, giorno dopo giorno, pubblicati sul sito e collegati a Facebook per essere votati e commentati dagli utenti. I migliori passeranno alla fase di selezione finale, dove saranno valutati per l’originalità delle proposte creative e per come queste sono state espresse.

In bocca al lupo a un mio studente, Luca, che partecipa!

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IED E OGILVY & MATHER CERCANO NUOVI TALENTI BRAVI A RACCONTARE STORIE

PC Forse hai un talento e non lo sai…”. Esordiscono così i video virali pensati e realizzati da Ogilvy & Mather Advertising per reclutare studenti per il  corso di copywriting di Ied. Caricati su Youtube e subito condivisi da molti utenti, i tre video virali spiegano in modo divertente e coinvolgente che raccontare storie potrebbe diventare un lavoro.

Video virali per il corso Ied di copywriting

Video virali per il corso Ied di copywriting

Un progetto così innovativo ci ha incuriosito e abbiamo quindi chiesto a Ogilvy & Mather Advertising, dove hanno lavorato sul progetto i direttori creativi esecutivi Giuseppe Mastromatteo e Alessandro Sabini, con il contributo del copy Maurizio Rosazza Prin, e a Ied di raccontarci di più. Ci hanno risposto Alessandro Sabini per Ogilvy & Mather e Matteo Battiston, direttore Ied Comunicazione.

Com’è nata l’idea di presentare un nuovo corso attraverso uno strumento innovativo nell’ambito della formazione: la diffusione di video virali?

Alessandro Sabini: la scelta dei virali nasce per tanti buoni motivi: il primo, sicuramente di natura economica. Una scuola come IED, seppur una delle realtà più importanti a livello internazionale nella formazione di talenti creativi, non può certo permettersi una pianificazione televisiva per promuovere un solo corso. Ma soprattutto, per via del fatto che il target da raggiungere vive in rete: è lì che recupera tutti i contenuti e le informazioni più importanti per la propria vita. Dalla musica agli amici fino ad arrivare a tutto ciò che riguarda scuola, formazione e futuro.

In più, abbiamo usato un format che potesse valere sia come video virale, ma anche (e soprattutto) come activation sfruttando le reazioni vere, di ragazzi veri fermati per strada e messi nelle condizioni di dover fare appello alle proprie capacità creative e di storytelling. Proprio per dimostrare che la creatività è già dentro di noi. Basta saperla sfruttare.

Matteo Battiston: Trasformare la fine di una giornata nell’inizio di una nuova avventura. 

Questo è il concetto base da cui siamo partiti assieme ad Alessandro Sabini, Direttore Creativo di Ogilvy & Mather e coordinatore del corso. Molti ragazzi, magari già avviati alle loro professioni, nutrono passioni e curiosità o nascondono un talento che attende la giusta opportunità per essere messo in gioco. Dall’altro lato le agenzie di comunicazione – piccole, indipendenti, digitali oppure affermate e internazionali come quella diretta da Alessandro – sono alla continua ricerca di profili in grado di concepire e sviluppare messaggi e narrazioni adeguate a una frammentazione di pubblici e mezzi di comunicazione sempre più complessa.

In questo punto di incontro vive l’opportunità che vogliamo dare ai partecipanti del Boot Camp, un vero e proprio “campo di addestramento” dove teoria e pratica si accompagnano sempre. Un camp creativo che affronta tutti i temi e tutte le figure che ruotano attorno al mestiere di scrivere e pensare: advertising, web writing e concept thinking. Durante il Copywriting Boot camp si acquisiranno e si affileranno tutte le armi che servono al creativo: dalla comunicazione classica – tv, stampa, affissione e radio – alle nuove forme di comunicazione: web engaging, live activation, consumer experience.

I video virali che abbiamo sviluppato e si sono diffusi in rete sono un esempio di tutto questo, un vero teaser dei risultati che si potranno ottenere. 

L’idea è semplice: esiste un talento comunicativo che spesso teniamo nascosto o non sappiamo di avere, e quel talento ha un valore enorme. Cercavamo storie di tutti i giorni, dove ognuno di noi, in qualche modo si riconosce e immedesima. 

Poi, con Alessandro Sabini, il resto è venuto da sé: con guide così, le avventure sono più facili da intraprendere con coraggio. E anche più belle!

Quali prospettive si aprono per i giovani che seguiranno questo corso di copy writing, con una particolare enfasi sullo storytelling? 

Alessandro Sabini: Il corpo docenti è formato da una schiera di giovani docenti/professionisti. Alcuni tra i migliori nomi provenienti dall’advertising, il digital, il planning e anche clienti di brand internazionali. I temi trattati sono i più attuali e i profili che cercheremo di formare sono quelli che in futuro avranno più possibilità di entrare in questo difficile mercato del lavoro, quello della comunicazione. Ecco perché in classe non si parla di pubblicità, ma di storytelling, di creazione di contenuti, di integrazione e di futuro del digital. Poi, ovviamente, le prospettive di ciascuno studente dipenderà dalle capacità di ognuno di loro di sfruttare al meglio gli strumenti messi a disposizione. 

A questi link i video virali: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=b3ZBW8fHEZw

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