PC Dopo una breve parentesi come cliente, sono tornata a fare il mio mestiere: l’account. Chi mi conosce dice che è anche tornata a brillare una luce nel mio sguardo. Non che fare l’account non comporti frustrazioni e molta molta fatica. Ma è il mestiere nel quale riesco a canalizzare alcune mie caratteristiche: la flessibilità, la passione per tutte le forme di arte e comunicazione, la capacità di persuasione, una soglia di noia molto bassa, il piacere di lavorare in team e soprattutto l’attitudine a sorridere e sdrammatizzare (per approfondimenti sulle doti necessarie di un account vedi La strategia di Marco Lombardi, Franco Angeli Editore). Forse non sarà il mestiere più bello del mondo, come dice l’entusiasta Claudia che lavora con me, ma di sicuro è quello in cui io mi trovo più a mio agio.
Per questo mi fa particolarmente piacere intervistare Daniela Pellegrini che ha scritto “ Il mestiere dell’account, in pubblicità, comunicazione e marketing”, in previsione della presentazione che ne farà in IULM, martedì 6 marzo alle ore 16.30.
Daniela Pellegrini è una professionista del settore della comunicazione e marketing che vanta più di vent’anni di lavoro presso aziende e agenzie di comunicazione oltre che essere mia collega in Iulm, dove lavora come assistente alla cattedra di Tecniche della comunicazione pubblicitaria.
Trampolinodilancio: Ciao Daniela, prima di tutto: cosa ti ha spinto a scrivere questo manuale?
Daniela Pellegrini: Lavoro nelle agenzie di comunicazione da tanti anni e quindi mi sono creata un background di conoscenze e di esperienza abbastanza vasto. L’anno scorso sono stata contattata da un’agenzia per fare un corso ai loro account proprio sull’accounting.
Partendo da questa esigenza, oltre che a individuare i punti del mio intervento basandomi sull’esperienza, mi sono documentata ma a onore del vero non ho trovato nessun libro o manuale che parlasse in modo specifico del tema. Quindi mi sono detta che forse c’era un vuoto da colmare o meglio un’opportunità.
Da lì a decidere di scrivere il libro, dopo che una casa editrice mi aveva interpellato in merito, il passo è stato breve.
Trampolinodilancio: A chi è rivolto il libro?
Daniela Pellegrini: Innanzi tutto è pensato per coloro che si iniziano questa professione perché illustra tutti gli aspetti fondamentali che un account deve conoscere. Ha un taglio volutamente pratico e operativo anche se la prima parte è dedicata a definire il proprio profilo professionale.
E’ notorio infatti che, come affermo io, l’account è un tuttologo oltre che il regista di una attività di comunicazione, pertanto deve conoscere sia le tecniche senza esserne uno specialista, sia avere la capacità di overview di tutto il processo.
Poi è un manuale utile anche a coloro che già fanno questa professione perché può essere un momento di riflessione o di rafforzamento delle proprie competenze.
L’obiettivo finale è aiutare i professionisti di questo settore a diventare dei consulenti per i loro clienti e non dei meri passacarte.
Trampolinodilancio: Quali sono gli argomenti principali che tratta?
Daniela Pellegrini: Nello specifico i temi affrontati sono:
- Il profilo dell’account e il campo in cui opera.
- Le diverse figure professionali in agenzia e in azienda.
- Il miglior approccio strategico per mettere in atto una comunicazione vincente.
- Il flusso e i metodi di lavoro: da un corretto brief all’esecuzione di un progetto.
- Il ruolo e le competenze di un vero professionista.
- Gli strumenti per definire il budget e la gestione del timing.
Come dicevo si passa dall’analisi del proprio profilo professionale e lo standing come professionista della comunicazione, a questo proposito si parla di professional branding e è proposto un esercizio di analisi e verifica il cui spunto è tratto dal celebre libro di Edward De Bono – Sei cappelli per pensare, all’excursus di chi possono essere gli interlocutori in azienda, sia che siano multinazionali sia a carattere padronale, per poi raccontare la modalità strategica con cui un professionista dovrebbe affrontare un brief, fino agli aspetti più pratici di competenza diretta di un account: il progress, le modalità di contatto, la gestione del timing e del budget.
Trampolinodilancio: Quali sono le skill che ritieni fondamentali per un account e che analizzi all’interno del manuale?
Daniela Pellegrini: Un bravo account è al tempo stesso stratega, operativo e consulente. Capisce le strategie del cliente ma è anche in grado di formularne. Si occupa della realizzazione del progetto e quindi si dà da fare sul piano operativo e concreto. Dovrebbe infatti metaforicamente sedersi nella scrivania accanto al cliente quasi a diventare una sorta di suo collega “fantasma”.
Una cosa che faccio sempre, quando mi parlano di un progetto, è chiedermi: “E se fossi io al suo (Cliente) posto, cosa farei? Di cosa avrei bisogno?” E’ un modo per mettersi nei panni dell’altro e cercare di fare propri gli obiettivi di quanto viene chiesto. Aiuta a focalizzare meglio il problema e a individuare le strade da percorrere.
Alla base del lavoro di un account c’è comunque la capacità organizzativa e quella di pianificazione. Planning e timing sono gli strumenti base di un account per la gestione di un progetto, e una buona relazione con il cliente si costruisce molto con l’essere precisi nei tempi e nella esecuzione corretta di un progetto.
Ma tutto questo non basta se non si hanno capacità empatiche e non si è in grado di entrare in relazione con le persone. E’ un aspetto da una parte caratteriale, lo ammetto, ma anche la pratica aiuta ad aumentare questo aspetto.
Trampolinodilancio: Visto che Trampolinodilancio si rivolge soprattutto ai giovani, quali sono le caratteristiche e i consigli che ti senti di dare a chi vuole intraprendere questa professione?
Daniela Pellegrini: Innanzi tutto formarsi con una buona formazione culturale di base. Sta infatti nel ruolo dell’account quello di sapere scrivere: i brief all’interno per il reparto creativo o i debrief al cliente, per esempio. E poi deve sapere parlare, presentare al cliente i progetti, essere convincente. Allo studio “generico” poi si deve affiancare uno studio più tecnico che va dai libri di marketing più classici ai testi più tecnici. Certo un’impronta universitaria è importante a questo stadio per cui sicuramente uno studio a indirizzo marketing è fondamentale e poi infine uno stage in agenzia o in un’azienda per imparare il – come si fa e il come ci si comporta – è il passaggio finale. La teoria che va a braccetto con la pratica.

Ecco il libro per chi fosse interessato: “Il mestiere dell’account. In pubblicità, comunicazione e marketing. – Edizioni Bibliografica.
Mentre l’invito aperto a tutti è per il 6 marzo 2018 alle 16.30 in IULM, aula Seminari, per la presentazione del libro.
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