PC Abbiamo già avuto modo di sottolineare l’importanza di un profilo aggiornato su Linkedin come strumento di personal branding che permette ai selezionatori di trovarvi e valutarvi grazie alla rete.
Oggi vorrei focalizzarmi sulla sezione di riepilogo, con la quale Linkedin permette di riassumere le proprie esperienze e fare un quadro delle proprie caratteristiche.
Per chi ha già lavorato è sicuramente più semplice compilare questo riassunto, perché è sufficiente un breve elenco delle proprie competenze che va ad integrarsi con il successivo elenco delle esperienze lavorative.
Più difficile chi ha finito da poco finito gli studi, che però può approfittare di questa sezione trasformandola in una ottima opportunità per supplire alle limitate (o assenti) esperienze e dipingere un quadro interessante della proprie personalità e potenzialità.
Purtroppo è molto facile cadere nella banalità. Businessinsider.com ha recentemente stilato l’elenco delle parole da non usare mai sul profilo Linkedin, perché talmente abusate da essere considerate addirittura un elemento negativo dai selezionatori del personale.
Il principio è lo stesso che insegno quando spiego ai miei studenti come definire in modo originale il brand character di una marca: non usare mai aggettivi il cui contrario è evidentemente negativo. Per intenderci nessuno si descriverebbe come “statico”, quindi perché usare la parola “dynamic” (che è infatti una delle prime da evitare)? “You wouldn’t mention how disorganized or irresponsible you are, and their antonyms (organized, trustworthy, etc) are wasted words too,” spiega Nicole Williams di LinkedIn.
Controllate quindi se sul vostro profilo, e in particolare nel riepilogo, sono presenti queste parole e sostituitele subito con qualcosa di più preciso e originale:
- Creative
- Organizational
- Effective
- Motivated
- Extensive Experience
- Track Record
- Innovative
- Responsible
- Analytical
- Problem Solving
- Communication skills
- Dynamic
Verificate poi se il vostro riepilogo riesce a fotografare in modo comunicativo e coinvolgente chi siete e cosa sapere fare.
Ho recentemente letto il profilo di una mia ex studentessa del Master Ied in Branding, Catalina Cadena, e l’ho trovato fresco, diretto e corretto per qualcuno vuole proporsi nel mondo della comunicazione e in particolare come giovane strategic planner (attualmente Catalina è stagista in McCann Erickson). Eccolo:
If you are here, that means you want to know about me…so let me sum it up:
I like football (soccer if you’re american), spicy food, cats with pink nose, shooting stars, white wine sangria and afternoon naps.
I hate bureaocracy, sad endings, waking up with the sound of the alarm clock and visit the hairdresser.
I believe in conspiracy theories, karma, Joey Ramone and my mom.
I was born in Colombia and lived in Bogotá, Miami, New Jersey, Milan and now Lisbon. I’m 24 years old.
I’m interested in (and most of the times really good at) creative strategies, concept development, digital media, brand identity and holding breath underwater.
I’ve had the opportunity to strengthen my criteria working with major companies and awesome people along the way, that have allowed me to grow professionally and create a multicultural perspective and solid background in the strategic planning world.
For further information, drop me a line…you can also google me, but the results may lead you to a different person… I’m not that famous yet!
See you around!
Se pensate che il vostro sia un buon esempio, magari in un altro ambito all’interno del settore marketing e comunicazione, segnalatecelo!
Trovate l’articolo completo sulle 15 parole da evitare sul profilo Linkedin su: http://www.businessinsider.com/please-stop-using-these-15-words-in-your-linkedin-profile-immediately-2012-12#ixzz2GoGnyvvn