Archivi categoria: Come fare carriera

Iulm presenta la prima indagine su formazione dei neolaureati e professioni

IULM University of Milan

IULM University of Milan (Photo credit: Wikipedia)

PC Il 16 Aprile in Iulm verrà presentata la prima edizione di un’indagine che mette a confronto la formazione dei neolaureati italiani e i profili professionali di cui hanno bisogno le imprese. La ricerca individua quali sono i settori di eccellenza e quali invece le aree su cui è necessario migliorare la formazione universitaria per garantire un accesso migliore al mercato del lavoro. L’indagine ha coinvolto 200 grandi aziende italiane e rappresenta  la prima ricerca realizzata in Italia che analizza il gap tra il sistema universitario e le necessità delle imprese.

La ricerca sarà presentata Lunedì 16 aprile nell’ Aula Magna della Iulm, dalle 10 alle 13. L’evento è aperto al pubblico. Per partecipare all’incontro è però necessario iscriversi compilando il modulo che si trova sul sito Iulm a questo link:  http://www.iulm.it/wps/wcm/connect/iulmit/iulm-it/news-e-eventi/notizie/osservatorio-professioni

Contrassegnato da tag , , ,

Come usare Pinterest per il personal branding

PC Anche il social network più cool del momento, Pinterest, può offrire delle possibilità di personal branding. Pinterest è una bacheca virtuale dove ognuno può attaccare e condividere foto e immagini che rappresentano un determinato argomento. Come sottolinea Kristen Jacoway nell’ultima newsletter di Reach Personal Branding, Pinterest sta creando in questi mesi un elevatissimo traffico e per qualcuno alla ricerca di un lavoro può offrire un’opportunità unica di dare un quadro tridimensionale delle proprie capacità. Questo è particolarmente vero per chi voglia essere assunto come designer, grafico, fotografo o illustratore, ma a mio parere può comunque essere interessante anche per creativi (e perché no account) che vogliono dimostrare stile ed eclettismo, entrambe caratteristiche molto importanti per lavorare nella comunicazione.

Vediamo i 5 suggerimenti di Kristen Jacoway su come usare Pinterest per trovare un lavoro.

1.  Completate il vostro profilo. Di fianco al nome c’è una freccia e selezionando “Settings” potete scrivere nella sezione “About” un profilo personale, usando il più possibile parole che vi aiutino ad apparire nei motori di ricerca. Personalmente ho fatto un mix di descrizione professionale del blog e di interessi personali (che vengono rispecchiati da alcuni board che non hanno un approccio professionale)

2. Nella sezione “Settings” inserite anche un sito web dove chi è interessato possa trovare di più su di voi. Se non avete un sito, inserite la URL del vostro indirizzo Linkedin, Twitter o del vostro eventuale blog. Io ho messo sia il sito di Chiesaconsulting che l’indirizzo del blog.

3. Nei titoli dei board usate delle parole chiave che aiutino la ricerca. Cercate su Google Keyword Tool e negli annunci di ricerca del personale che vi interessano quali sono le parole utilizzate per cercare persone con il vostro profilo e poi usatele sia nei titoli che nelle descrizioni dei pin.

4. Legate il vostro account Pinterest a Twitter e Facebook

5. Cercate di usare il vostro vero nome come username (sempre nella sezione “Settings”). Se il vostro nome è già occupato cercate di usare qualcosa il più simile possibile al vostro nome completo (io non ho trovato di meglio di chiesap, purtroppo Paola Chiesa è sempre molto gettonato).

Contrassegnato da tag , , , , ,

INTERVISTA A CAMILLO MAZZOLA – DIRETTORE MARKETING E PR LEGO

Camillo Mazzola

PC La nostra serie di interviste ci porta oggi nel mondo dei mitici mattoncini Lego, dove incontriamo Camillo Mazzola, direttore Marketing, Trade Marketing e PR della sede italiana, che ha recentemente spostato i suoi uffici a Lainate. 

Lego è l’azienda che da anni realizza i migliori risultati nel settore del giocattolo: la crisi che a fine 2011 ha fortemente penalizzato il comparto non ha interessato Lego, probabilmente perché i genitori – di fronte alla necessità di ridurre il budget dedicato ai regali di Natale – scelgono regali con elevata giocabilità e che sviluppano nel tempo la creatività del figlio.

Mazzola è al momento impegnato nel lancio di Lego Friends, la prima linea Lego dedicata alle bambine, che, malgrado alcune accuse di sessismo -in parte, sembra, fomentate dalla concorrenza e direttamente controbattute dall’ampia community di Lego fan – sta avendo ottimi risultati di vendita.

Gli poniamo le consuete domande.

Trampolinodilancio: Quali caratteristiche deve avere un giovane per entrare in Lego?

Camillo Mazzola: Cerchiamo persone che abbiano già lo “spirito Lego”: persone con ampia iniziativa, curiose, collaborative, dei problem solver. Io cerco persone che non entrano nel mio ufficio dicendo: “ho un problema, il concorrente fa questo, cosa possiamo fare?” ma che aggiungano già la loro soluzione, non importa se a volte è sbagliata. In Lego lo chiamiamo MODELLO RAID: è l’acronimo di Input, Action, Recommendation, Decision. Significa che una persona, a fronte di un input che viene dall’esterno deve valutare quale azione prendere, raccomandare al suo capo una soluzione e rendere quindi il processo decisionale molto più veloce.

Inoltre devono essere degli energizzatori, dei driver che trasferiscono entusiasmo e passione a tutti quelli che lavorano in team con loro.

Trampolinodilancio: C’è una persona che hai assunto che ti è rimasta impressa perché rappresenta le qualità che deve avere un candidato?

Camillo Mazzola: Tutti quelli che ho assunto mi hanno lasciato un segno positivo, per un motivo o per l’altro. Per non fare torto a nessuno racconterò dell’ultima persona che ho preso. Un neo laureato dotato di grande iniziativa, con tanti interessi al di fuori del lavoro, un amante della musica che si è riuscito a mantenere negli anni dell’università grazie a questa passione. Dopo aver suonato personalmente in un gruppo, negli ultimi anni ha fatto da manager a due ragazzi di 16 e 17 anni, presentandoli nei locali non solo di Milano, ma anche di Roma e Londra, e costruendo un sito a loro dedicato che da Dicembre a oggi ha raccolto più di 20.000 users al mese.

In più un mese all’anno, per gli ultimi tre anni nel periodo estivo, andava a fare il volontario lavorando con i bambini, e cambiando fascia di età ogni anno per verificare i diversi approcci necessari. I suoi genitori non erano molto convinti di tutte queste attività complementari, ma lui ha dimostrato loro che riusciva anche a studiare in contemporanea. A questo punto ho interrotto il colloquio e gli ho detto: ti ho preso!

Trampolinodilancio: In quale settore del marketing ci sono maggiori prospettive di sviluppo per i giovani al momento?

Camillo Mazzola: In Italia gli headquarters di aziende internazionali sono pochi, quindi i maggiori sviluppi si hanno andando a lavorare nella sede italiana di una multinazionale che ha la casa madre altrove. È quindi importante che chi esce dall’università sappia che difficilmente si ritroverà (come spesso crede) a girare spot, passare brief alle agenzie, fare sviluppo prodotto. Sono tutte attività che vengono generalmente svolte presso la casa madre. Gli si chiederà invece la capacità di adattare alle esigenze del territorio quanto sviluppato a livello globale. Con una metafora vicina al mio mondo posso dire che i mattoncini li hai tutti già a disposizione, non ci si aspetta che tu inventi un nuovo mattoncino, ma che tu sia bravo a montarli in modo creativo e 100% coerente con la strategia aziendale.

Uffici Lego Italia

La differenza la fanno infatti le iniziative che prendono le persone, che localmente non devono essere solo dei traduttori, che fanno copia e incolla, ma persone che sanno implementare, che danno valore aggiunto, e lo fanno con intelligenza.

Un altro aspetto importante per avere successo è dimenticare di essere dei solisti, saper coinvolgere gli altri: questo è fondamentale con i venditori, ai quali è importante trasmettere entusiasmo e passione.

Trampolinodilancio: Quale consiglio potresti dare a un giovane che voglia entrare nel mondo del marketing e della comunicazione?

Camillo Mazzola: Come ho recentemente detto in un intervento in Bocconi, spiegando proprio come faccio le selezioni, i neolaureati devono  capire che tutto quello che hanno imparato, i bei voti presi, mi interessano solo in parte, perché il marketing è fondamentalmente buon senso. Chi assumo deve essere innanzitutto un imprenditore, un condottiero del proprio prodotto.

Contrassegnato da tag , , , , , , ,

Di necessità virtù

Imelda Marcos

Imelda Marcos (Photo credit: billypalooza)

PB Ho recentemente risentito al telefono una ex collega che mi ha rintracciato tramite Linkedin.

Lavorando per una grande azienda ormai da diversi anni, è durata più di molti suoi capi.I quali si sono avvicendati più o meno efficienti (meno), più o meno intelligenti (meno), più o meno simpatici (meno).

Lei è drammaticamente sincera (se il nostro capo è scemo non è così necessario che lo sappia da noi), smaccatamente onesta (ma di quella sobrietà che se hai un paio di scarpe con il tacco ti senti un po’ Imelda Marcos), appena appena spigolosa (bisogna stringerle la mano con il guanto apriostriche).

Se un tale concentrato di rigore selvatico incontra un capo gigione, brillante come un bicchiere dell’Ikea dopo tre anni di lavastoviglie, distratto e anestetizzato, come può sottrarsi la nostra eroina a una feroce depressione?

Ebbene, in qualsiasi situazione professionale si può trovare una opportunità. Basta rimodulare gli obiettivi di appagamento a breve termine, con buona pace di chi riesce a fare (e a rispettare) un piano di studi dall’asilo al master e un piano di carriera dallo stage alla pensione.

Per la mia amica propongo: di fronte ad azienda ricca, posto fisso, capo deprimente (ma a casa un bimbo piccolo, no budget per la tata  e in garage un’ automobile così scassata da non consentire  pendolarismo superiore ai quindici chilometri)  approfittare della propria invisibilità e coltivare passioni parallele.

Sta per arrivare l’estate: una corsetta alle diciottozerozero (chi , in carriera, riesce a uscire alle diciottozerozero ?), una nuotata in pausa pranzo (come fai con i capelli se hai una riunione al pomeriggio?), una mostra a ingresso libero all’ora dell’aperitivo, una seduta di window shopping prima che i negozi chiudano,  riprendere gli esercizi di chitarra, saranno attività quanto mai salutari e irripetibili.

Rassodata e piena di endorfine, la talebana inquieta si ritroverà, nella peggiore delle ipotesi, con una forma invidiabile e una ammirazione sperticata da parte del quattrenne che le gira per casa.

Nella migliore delle ipotesi avrà la serenità per farsi apprezzare da un nuovo capo (dai, se quello che c’è è così scarso non potrà durare a lungo) nella sua azienda o in una nuova.

Potrà quindi allegramente tornare a lamentarsi (lo faceva quando ha avuto un capo del raro tipo intelligenteefficientesimpatico) di non avere un minuto per sé stessa, di dover portare regolarmente il portatile a casa , di non dedicare abbastanza tempo a suo figlio e di non andare al cinema da quando è uscito Ben Ur.

Contrassegnato da tag , ,

INTERVISTA A MASSIMO COSTA – COUNTRY MANAGER WPP E CHAIRMAN ASSOCOMUNICAZIONE

Massimo Costa

PC Cominciamo una serie di interviste a chi dirige le principali realtà italiane nell’ambito della comunicazione  e del marketing incontrando Massimo Costa, country manager di Wpp (il più grande gruppo internazionale nel mondo della comunicazione) e Chairman di Assocomunicazione (l’associazione che raccoglie le principali sigle italiane). Ci auguriamo che le risposte che raccoglieremo possano aiutare chi vuole cominciare a lavorare nel settore ad entrarci e chi ci ha già iniziato a lavorarci a migliorare la propria posizione.

Trampolinodilancio: Quali caratteristiche deve avere un giovane per entrare in WPP?

Massimo Costa: Sveglio, aggressivo, veloce. Abbiamo bisogno sempre più di hunters piuttosto che farmers.

Trampolinodilancio: C’è una persona che hai assunto che ti è rimasta impressa perché rappresenta le qualità che deve avere un candidato?

Massimo Costa: Matteo Sarzana, che non a caso a 30 anni dirige la nostra digital agency (Matteo è General Manager di VML e sarà uno dei nostri prossimi intervistati- ndr)

Trampolinodilancio: In quale settore della comunicazione ci sono maggiori prospettive di sviluppo per i giovani al momento?

Massimo Costa: Sicuramente nel settore digitale, che offre ancora in Italia ampie prospettive di crescita. Basti pensare che il 25% degli italiani non è connesso a Internet e che la banda larga raggiunge solo una porzione limitata della popolazione. Quella che stiamo vivendo è una rivoluzione copernicana, paragonabile a quella realizzata da Gutemberg, nella quale siamo tutti coinvolti.

Trampolinodilancio: Quale consiglio potresti dare a un giovane che voglia entrare nel mondo del marketing e della comunicazione?

Massimo Costa: Andare via dall’Italia, lasciare la famiglia, andare a studiare all’estero! Non solo perché è  importante l’inglese, ma perché solo in Italia abbiamo giovani che a 28 anni non hanno mai pagato una bolletta. All’estero i ragazzi imparano subito ad essere cittadini, sono abituati a fare dei lavoretti per arrotondare  mentre studiano. Inoltre l’Italia è un paese tattico, non strategico, non ci sono hub internazionali, non sei tenuto a capire la cornice complessiva degli eventi, e questo limita la prospettiva di chi non passa all’estero almeno un periodo.

Contrassegnato da tag , , , , , , , , ,

Le 8 qualità che deve avere un impiegato di successo

PC Trovo questo pezzo di Jeff Haden, apparso nella selezione di articoli che Linkedin mi ha mandato oggi, davvero interessante e adatto anche a chi lavori nell’ambito della comunicazione e del marketing. Haden riassume le 8 qualità che deve possedere un impiegato per emergere. Secondo lui gli impiegati che avranno successo sono quelli che:

  • vanno oltre alla job description con l’obiettivo di svolgere al meglio il compito che è stato assegnato;
  • sono un po’ eccentrici, diversi;
  • sanno quando lasciare da parte la loro eccentricità;
  • riconoscono il valore degli altri pubblicamente;
  • si lamentano invece in privato con il loro capo;
  • parlano quando gli altri sono in imbarazzo a farlo;
  • sono ambiziosi, ci tengono a dimostrare che gli altri hanno sbagliato sottositmandoli;
  • cercano sempre di migliorare quanto stanno facendo.

 http://www.inc.com/jeff-haden/the-8-qualities-of-remarkable-employees.html?utm_source=linkedin&utm_medium=socialmedia&utm_campaign=button

Contrassegnato da tag , , , , , ,

Chi siamo e perchè nasce questo blog

Patrizia Bolzoni e Paola Chiesa si conoscono da quando è nata Patrizia, che ci tiene a dire che è tre mesi più giovane. Sono approdate al mondo del marketing e della comunicazione con strade diverse: Patrizia, dopo la laurea in lettere (è quella delle due che scrive brillantemente), ha iniziato a lavorare nel marketing della moda, ed è stata direttore marketing in Dolce Gabbana e Armani.  Ora è General Manager in Sergio Tacchini. Paola ha studiato sociologia e marketing e ha costruito la sua carriera in Young & Rubicam, che ha lasciato quando era group account director per far crescere suo figlio in un paesino sul lago. Dopo alcune esperienze imprenditoriali ora si occupa di comunicazione nel punto vendita in Sky e insegna in diversi master di comunicazione. Entrambe in tutti questi anni hanno elargito consigli a chi desiderava entrare nel mondo del marketing e della comunicazione e aiutato molti a crescere e migliorare la loro posizione. Da qui nasce il desiderio di mettere a disposizione di un pubblico più ampio le loro esperienze e conoscenze, e qualche aneddoto su quello che bisogna e non bisogna fare. Visto il periodo in cui nasce questo blog, la speranza è ovviamente che questo possa aiutare qualche ragazzo a trovare più facilmente non solo un lavoro, ma un lavoro che gli piace fare.

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , ,