L’email: strumento indispensabile ma anche fonte di stress

PC La nostra vita è ormai accompagnata dall”invio e ricezione di mail, e anche i giovani, che sono più abituati a utilizzare i social network per comunicare, devono imparare ad usarle per comunicare con i loro professori durante gli studi o con i futuri datori di lavoro. Uno dei metodi ad esempio per sollecitare un feedback o ricordare la vostra candidatura dopo aver fatto un colloquio,  senza risultare impazienti o peggio ancora invadenti, è scrivere dopo pochi giorni una breve mail. Questa risulterà meno invasiva di una telefonata, ma ugualmente efficace.

Ecco alcuni suggerimenti spiccioli su come scriverla:

  • ricordatevi di personalizzare l’intestazione con il nome della persona che avete incontrato
  • firmatela con il vostro nome completo e il vostro numero di telefono
  • utilizzate, se vi fa sentire più a vostro agio, la scusa di chiedere a chi vi ha intervistato se ha bisogno di maggiori informazioni su di voi
  • ricordate molto velocemente perché siete adatti a quel posto
  •  ringraziate ancora una volta per l’opportunità del colloquio
  • cercate di esprimere il vostro entusiasmo per il lavoro per il quale state facendo domanda e per l’impresa che lo offre
  • controllate in modo maniacale  l’ortografia e la grammatica
  • infine mantenete la mail molto corta, per aumentare le probabilità che venga letta.

 

Non deludetevi se chi vi ha intervistato non risponderà subito, può essere che la selezione abbia preso più tempo del previsto.

A proposito di email Giulia Spada ci ha segnalato un’interessante e divertente ricerca sui diversi modus operandi legati alle email, identificati dalla dottoressa Karen Renaud della Glasgow University e la sua collega Judith Ramsay dell’University of the West of Scotland. Alcuni comportamenti si trasformano in vere e proprie fonti di stress!
COMPULSIVO: legge le mail a tutte le ore del giorno e della notte, ovunque si trovi

IBERNATO: legge le mail sono occasionalmente cosicché non si può mai essere sicuri che abbia ricevuto e letto quella che gli abbiamo inviato

PAVONE: manda mail a tutti con lo stesso contenuto riciclato con versioni diverse, per farsi notare

SCARICABARILE: manda email con il solo scopo di poter provare in seguito (scripta manent) di avere passato un’informazione

CORTESE: risponde a qualsiasi email, ingorgandovi la posta, con mail di risposta che contengono un semplice “grazie”, “grazie ancora”, “piacere mio”

VILLANO: manda mail a indirizzi di persone che non conosce e con contenuti inappropriati, e non capisce perché chi le riceve si secchi

NOTTURNO: manda mail anche di notte, e non capisce perché gli altri non rispondano e preferiscano ogni tanto staccare la spina

NON COMUNICATIVO: legge le mail ma non risponde, così che anche in questo caso non potete mai sapere se ha ricevuto la vostra mail

DELEGATORE:  manda agli altri delle mail nelle quali chiede che svolgano compiti che in realtà sarebbero di sua competenza, dopo di ché si trasforma in Non comunicativo, e non risponde più alle mail dei malcapitati ai quali hai scaricato il suo lavoro

INFIDO: inoltra mail ad altri, senza che chi ha inviato la mail originaria lo sappia

INOLTRATORE SERIALE: inoltra qualsiasi mail l’abbia divertito, manda catene di Sant’Antonio, richieste di donazioni e si fa diffusore di qualsiasi tipo di petizione on line

ACCUMULATORE: mantiene centinaia di email nella casella di posta e non trova mai quella che sta cercando

RISPONDITORE: risponde immediatamente a qualsiasi mail e si aspetta che facciate lo stesso

EQUILIBRATO: semplicemente non permette alle mail di controllare la sua vita. Cerca, quando possibile di parlare di persona con gli altri. È il tipo preferito da tutti gli altri.

Patrizia e io ci siamo divertite a identificarci in una o più categorie e a capire a quale tipologia appartengono i nostri colleghi. Voi a quale appartenete?

Trovate la ricerca originale su http://www.gla.ac.uk/news/headline_241527_en.html

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One thought on “L’email: strumento indispensabile ma anche fonte di stress

  1. […] (per chi se lo fosse perso o lo volesse rileggere, trovate il post sui diversi modus operandi legati alle email a questo link). […]

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