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Il segreto del successo è non temere il fallimento, ci racconta Mario Sorbo, co-fondatore di Foodscovery

PC Avere successo significa trovare un’alchimia speciale tra l’azienda e il nostro talento. Se il feeling funziona, se gli intenti coincidono, i risultati non tarderanno a venire.
Ci sono casi in cui azienda e talento coincidono: è il caso delle start up di giovani imprenditori che non cercano una azienda che gli somigli: la creano per dare sviluppo alle proprie idee. Intervistando Mario Sorbo, co-fondatore di Foodscovery, abbiamo avuto la conferma che essere imprenditori del proprio progetto richiede molta energia, può essere bellissimo, ma soprattutto è possibile.

Mario Sorbo co-fondatore della startup Foodscovery

Mario Sorbo co-fondatore della startup Foodscovery

Trampolinodilancio: Cosa è Foodscovery e come ti è venuta l’idea

Mario Sorbo: Foodscovery è una piattaforma web e mobile che permette a qualsiasi utente di ordinare prodotti icona della gastronomia italiana direttamente dai laboratori artigianali più rappresentativi della tradizione locale, come panifici, pasticcerie, macellerie, caseifici e molti altri. Al centro del modello di business c’è l’innovazione a sostegno delle piccole economie locali, con la creazione e lo sviluppo di un sistema automatizzato di ritiro e consegna in 24/48h che rende possibile gustare più di 1500 autentiche prelibatezze in Italia e in tutta Europa. L’impegno del team della startup innovativa è dedicato alla ricerca e alla messa in rete dei micro-produttori di nicchia, disseminati come tesori nascosti in tutto il territorio italiano e scoperti dai “food-scout”: una selezione scrupolosa di veri e propri artigiani delle tradizioni culinarie locali, dal pane alla pasticceria, dalla carne al formaggio, che permette di far assaggiare a tutti i mille e un sapori dell’Italia.

L’idea scaturisce da un bisogno mio e del mio socio Fabio Di Gioia. Ogni volta che, durante i nostri viaggi in Italia e all’estero, assaggiavamo una specialità gastronomica locale, inesorabilmente legata alla tradizione di un luogo, ci rendevamo conto che era difficile se non impossibile rigustare quello stesso prodotto “autentico” altrove. Pertanto, grazie al supporto del nostro reparto IT (Amedeo Sciagura, Riccardo Romano ed Omar Speranza), abbiamo sviluppato la piattaforma assecondando i bisogni dei piccoli produttori, i veri protagonisti del progetto, con cui continuiamo a confrontarci quotidianamente.FOODSCOVERY logo

Raccontaci le tue esperienze precedenti e dicci quali si sono rivelate più importanti per questa nuova avventura.

Prima di fondare Foodscovery ho avuto esperienze nel settore assicurativo e bancario, lavorando da analista per Allianz SPA e Morgan Stanley. Successivamente ho lavorato per il colosso berlinese Rocket Internet in sud est asiatico dove ho avuto il piacere di prendere parte al team di lancio di lazada.com, che attualmente è il più grande e-commerce e marketplace in quell’area (Thailandia, Vietnam, Malesia, Indonesia, Filippine e Singapore).

Le prime esperienze nel settore assicurativo e bancario sono state di grande aiuto per acquisire maggiore confidenza con il mondo del lavoro e mettere in pratica parte di ciò che avevo appreso durante i miei studi economico-finanziari.

Ma è stata sicuramente l’esperienza in Asia a fornirmi le competenze necessarie per il la mia nuova avventura con Foodscovery. Avere l’opportunità di seguire, sin dalle prime fasi, il lancio di lazada, contribuendo a strutturarne i dipartimenti ed i processi interni, operando in un ambiente multiculturale competitivo e stimolante nel quale poter avere da subito moltissime responsabilità, ha senza dubbio giovato alla mia crescita professionale oltre che personale.

Tornando a quando, pochissimi anni fa, ti affacciavi al mondo del lavoro, perché pensi di essere stato scelto al tuo primo colloquio, cosa ha fatto la differenza?

Credo che le caratteristiche determinati ricercate dalle aziende per l’assunzione di profili junior siano le seguenti:

1) Profilo accademico, con particolare attenzione alla capacità di rispettare le scadenze, pertanto essere in regola con gli esami;

2) Attenzione ai dettagli, curiosità e soprattutto motivazione;

3) Esperienze formative all’estero e conoscenza di una seconda lingua.

Quali caratteristiche deve avere un giovane per creare una start up di successo?

Per la creazione di una startup di successo a mio parere bisogna avere approccio analitico, ridisegnare la propria scala di priorità, imparare velocemente dai propri errori, essere flessibili, motivati e non aver paura del fallimento. Oltre che un giusto mix di competenze e numerose soft skill.

L’approccio lucido ed analitico è fondamentale, insieme ad una visione di lungo termine, per lo studio della propria idea, del mercato di riferimento e dei competitor, tanto nelle fasi iniziali quanto successivamente lungo la vita aziendale.

Ridisegnare la propria scala di priorità anteponendo il proprio progetto a tanti altri aspetti della propria vita.

Imparare velocemente, anche e soprattutto sul campo, dai propri errori riuscendo a correggere quotidianamente il tiro indirizzando l’azienda nella direzione giusta.
La via del successo è piena di insuccessi, pertanto bisogna essere motivati, flessibili e non aver paura del fallimento.

Cosa ti ha insegnato il capo che consideri tuo mentore?

Ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con persone di grande spessore professionale ed umano da cui ho appreso molto.

Ma il “senso del dovere”, una delle caratteristiche fondamentali per il mio percorso accademico e per la mia crescita professionale, mi è stato trasmesso dalla famiglia e dal mio professore di italiano e latino del liceo, persone molto importanti che non ringrazierò mai abbastanza.

La tua struttura ha già 15 tra dipendenti e collaboratori, utilizzi i social media per controllare il profilo dei candidati che assumi? Quali in particolare e cosa verifichi?

Per una prima selezione mi baso molto sul loro modo di scrivere il curriculum ed eventuale lettera motivazionale, documenti che dicono moltissimo del candidato.

Per profili senior è prassi necessaria quella di verificare le referenze.

Sicuramente i social media possono aiutare ad inquadrare meglio il profilo socio-culturale del candidato con l’obiettivo di ricercare delle caratteristiche che possano arricchire gli altri componenti del team e di conseguenza l’azienda.

Consiglieresti a un giovane che ha in programma un percorso imprenditoriale un’esperienza all’estero?

Assolutamente sì.

Guardare le cose da altre angolazioni, diverse da quelle a cui siamo abituati, è il primo passo per sviluppare un approccio innovativo.

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I 15 modi per avere successo, senza usare il Fattore S

PC Il settimanale Sette di questa settimana commenta in copertina il preoccupante aumento di chi usa il Fattore S per avere successo, dove S sta per l’iniziale dell’epiteto che ben descrive chi ottiene dei risultati ignorando le esigenze altrui. In sintesi uno “S” – sostiene Aaron James nel suo trattato Stronzi, edito da Rizzoli – è qualcuno che come riassume D’Orrico: ” 1) si arroga sistematicamente privilegi che non gli competono; 2) agisce sulla base di un radicato senso di superiorità; 3) tale senso di superiorità lo rende del tutto immune alle lamentele.”stronzi

Per quanto io desideri il successo con la mia nuova vita professionale, questa strada per l’affermazione personale è troppo lontana dai miei principi e dalla mia indole. Ma avendo comunque deciso di impegnarmi a raggiungerlo ho cercato una guida alternativa. Ho trovato utile quest’articolo di Ilya Pozin, editorialista per Linkedin e Forbes, apparso in questi giorni su Linkedin Today e che vi sintetizzo.

Interessante (e consolante) il punto di vista di Pozin, che ritiene che il successo non possa che nascere dall’avere superato degli ostacoli e dall’essere quindi avezzi all’insuccesso. Infatti al primo posto tra i quindici comportamenti tipici di chi ha successo il primo è proprio:

1. Fallire. Può succedere, l’importante è non ignorare il fallimento, ma imparare dagli errori in modo da non compierli la volta successiva (sembra una banalità ma se ripenso ai principali errori della mia vita mi rendo conto che sono seriali, e voi?)

2. Stabilire degli obiettivi. Piccoli obiettivi tangibili che si possano raggiungere ogni giorno. Ad esempio riallacciare i rapporti con persone che potrebbero aiutarvi a trovare un lavoro, migliorare la conoscenza di una lingua che potrebbe esservi utile, …

3. Non affidarsi alla fortuna. Certo a volte succede di essere al posto giusto nel momento giusto, ma sono più le volte che dovete con tenacia, fatica e impegno guadagnarvi quello che meritate.

4. Controllare i vostri progressi. Monitorate l’efficacia dei comportamenti, strategie e tattiche, e poi decidete se c’è qualcosa che dovete modificare.

5. Agire.  Non restate mai in posizione di stallo, le persone di successo non restano ferme dopo un insuccesso, ma sono già impegnate a raggiungere un nuovo obiettivo.

6. Guardare al disegno nel suo insieme. E’ tipico di chi ha successo avere una visione ampia e saper inserire anche i piccoli dettagli in un insieme più ampio.

7. Mostrare un realistico ottimismo. Chi ha successo è il primo a credere nelle proprie abilità. Fate una lista delle vostre capacità, cercate se possibile di migliorarle, e cercate di capire quali risultati potete ottenere grazie alle vostre qualità.

8. Migliorarsi continuamente. Imparate dagli insuccessi, imparate a conoscere le vostre debolezze e cercate dei modi per fare meglio la volta successiva: in particolare migliorate la vostra capacità di fare rete.

9. Impegnarsi. Il successo arriva solo come risultato di impegno e duro lavoro.

10. Essere attenti. Se non siete aperti a cogliere anche i segnali deboli che vengono dall’ambiente difficilmente potrete cogliere le migliori opportunità: siate sempre al corrente di quanto si dice all’interno dell’azienda dove siete, tenete conto dei feedback dei clienti, tenetevi aggiornati sulle evoluzioni del settore nel quale volete inserirvi. Quanti giovani che vogliono lavorare nell’ambito della comunicazione o del marketing si abbonano alle newsletter gratuite che riassumono cosa succede nel mercato?

11. Perseverare. Le persone di successo non mollano mai

12. Comunicare con fiducia. Chi ha successo ha facilità nel convincere gli altri. Illuminante a riguardo il film sul Giovane Hitler che ho appena visto: ovviamente Hitler è anche un rappresentante della categoria “S”, della quale detiene sicuramente il primato, ma è spaventoso vedere cosa si può ottenere con una buona capacità oratoria. Ovviamente se non volete rientrare nella categoria “S” userete la comunicazione per convincere, e non per manipolare.

13. Mostrare umiltà. Le persone di successo riconoscono le loro responsabilità quando commettono un errore.

14. Essere flessibili. I piani possono cambiare, le persone di successo invece che essere frustrate dal cambiamento sanno assecondarlo.

15. Creare una rete. Chi ha successo riconosce che  i propri risultati derivano anche dall’aiuto degli altri. Non potete ottenere il successo da soli. Investite nella creazione di una rete di connessioni lavorative che vi saranno sicuramente utili.

Se con tutte queste indicazioni riusciamo a ottenere quello che desideriamo senza per questo calpestare gli altri penso che avremo già ottenuto un grande successo.

 

 

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