Durante l’ultimo convegno Ambrosetti, il ministro dell’Istruzione Carrozza ha definito “intollerabile” che in Italia un giovane arrivi a 25 anni senza aver avuto esperienze di lavoro: in Italia, infatti, gli studenti che studiano in parallelo a un lavoro sono solo il 3,7%, il dato più basso in Europa.
Anche gli studenti (il 96% dei 2.200 ragazzi intervistati via web da Skuola.net) riterrebbero utile svolgere uno stage in azienda durante il percorso scolastico. Ma il dato più interessante è che dove il binomio studio e lavoro funziona, e lo stagista non si trova semplicemente a fare fotocopie o caffè, la probabilità di trovare un’occupazione aumenta considerevolmente: secondo una ricerca di Almalaurea, almeno del 12%.
Come procurarsi quindi uno stage qualitativo? Puntando sul proprio personal branding e sfruttando tutte le possibilità offerte dall’era digitale. Ce lo dimostra un’industriosa ragazza texana che non ha esitato a creare un blog dedicato al giornale dove desiderava lavorare, riassumendo i motivi in una spiritosa infografica, per poi twittare all’azienda stessa: “The magazine you edit inspired this: Infographic: Future Intern Maps Brand Inspired Pitch http://dearfastcompany.wordpress.com.” La ciliegina sulla torta era una foto photoshoppata che la ritraeva mentre lavorava già nella redazione.
Dopo due ore e mezza è stata contattata, dopo una settimana ha fatto il primo colloquio, e ora, dopo uno stage, è stata assunta.
Grazie a Stefano Del Frate per l’utile e divertente segnalazione che trovate per esteso a
