PC Se durante la ritirata di Russia Mario Rigoni Stern, spinto dalla fame, non avesse bussato alla porta di un’isba sarebbe sicuramente morto. Non tanto di fame (probabilmente anche per quello) ma perché i soldati russi all’interno non avrebbero esitato a sparare a un intruso che spalancasse improvvisamente la porta. Questo bellissimo episodio, tratto da “Il sergente nella neve”, ci insegna molto sulla solidarietà che si crea in momenti drammatici (le donne che stanno dando da mangiare ai soldati russi ne danno anche a lui). E ci insegna quanto è importante continuare a comportarsi da uomini anche quando le circostanze ci porterebbero ad agire come animali, per esempio continuando a bussare alle porte. Lo racconta l’autore stesso in un’intervista: “Busso ed entro” Il fatto sta in quel “busso”, perché io ho chiesto di entrare come si fa in una casa di un vicino o di una persona comune: si bussa e si chiede il permesso. E dal momento che si chiede il permesso uno non entra per far del male o per far violenza.

Busy Light
Premesso che un open space è un luogo generalmente più tranquillo di un campo di battaglia, è comunque consigliabile comportarsi sempre con educazione e rispetto. Per evitare di sbagliare, l’ideale è muoversi come se ci fossero delle porte invisibili alle quali è necessario bussare.
Ci ho riflettuto recentemente quando ho chiesto a uno stagista di andare a fotografare un totem (niente a che vedere con gli indiani, si chiamano così quei grossi cartelloni pubblicitari nel punto vendita) che era dietro la scrivania della collega che ne aveva curato lo sviluppo. Ho dato per scontato che si presentasse, chiedesse il permesso di fotografarlo e spiegasse che lavorava con me. Sono certa che se la mia collega e il suo totem fossero stati chiusi in un ufficio tutto questo sarebbe automaticamente avvenuto, l’open space invece può far dimenticare alcune regole di buona educazione.
L’aneddoto si conclude, come quello di Rigoni Stern, senza spargimenti di sangue, ma se vi dovesse capitare di lavorare in un ambiente aperto questi sono alcuni consigli pratici per non risultare invadenti con la persona di cui avete bisogno:
- provate a telefonare o inviare una mail per anticipare il motivo per cui avete bisogno di incontrarvi;
- se possibile fissate un appuntamento (il calendar di outlook è ormai un must);
- se vedete che sta telefonando o scrivendo, aspettate a debita distanza che finisca;
- se è già con qualcuno tornate più tardi;
- controllate il body language: anche se in Italia le BusyLight (vedi la foto e l’articolo della BBC che ne parla) non sono ancora diffuse, con un po’ di empatia è possibile capire se la persona con la quale dovete parlare è in modalità semaforo rosso o semaforo verde;
- se è una persona che non conoscete presentatevi sempre. Con un bel sorriso (e su questo abbiamo già scritto molto)