PC Come Patrizia ben sa (me ne ha regalati in questi anni più di uno!) anch’io giro con l’immancabile quadernino, sul quale appunto tutto quanto viene detto in riunione e voglio essere sicura di ricordarmi. In più di una occasione il quaderno mi ha aiutato a ricordarmi quanto era stato deciso negli incontri precedenti, in particolare per quanto riguarda i numeri, che so non essere il mio forte e che quindi scrivo sempre!
Di solito aggiungo delle frecce sul margine, che mi aiutano a evidenziare che cosa va fatto in seguito alla riunione. Come dico sempre ai miei studenti, dei buoni appunti sono il primo passo per preparare il meeting report, il documento che sintetizza tutto quanto deciso in riunione: le frasi contrassegnate da una freccia diventeranno automaticamente i next steps, le azioni che devono essere prese in seguito alla riunione.
Ovviamente se siete particolarmente tecnologici un tablet può benissimo sostituire il quaderno. L’unico rischio – se usate la tastiera e avete l’abitudine di scrivere tutto quanto viene detto – è quello di avere l’aspetto vagamente autistico delle stenografe in parlamento. In compenso gli appunti, con una veloce revisione, sono già pronti a trasformarsi nel report della riunione, senza necessità di trascrizione. In alternativa ci sono delle applicazioni che consentono di scrivere con il pennino come su un foglio.
Il vantaggio del tablet è che permette – volendo – di archiviare gli appunti per cliente, per data, per importanza, mentre il quaderno non fa che riportare giorno dopo giorno quanto vi è successo. E a volte vi ripropone giornate che vorreste cancellare dalla memoria, come l’annotazione di un’idea presa durante il brief di una gara, che poi non avete vinto.